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L’Europa viaggia gratis in autostrada

AUTOSTRADA GERMANIA

 

I lavoratori italiani sono in attesa di ricevere ad aprile gli ottanta euro promessi dal governo Renzi ma per ridare ossigeno ai consumi e far ripartire l’Italia basterebbe eliminare gli ingiustificati aggravi che da anni attanagliano il cittadino italiano, come i pedaggi autostradali. Odiosi balzelli medievali ancora in vigore in un paese che guarda l’Europa ma che ha ancora una gestione feudale dei beni pubblici e dei servizi pubblici essenziali.

I caselli autostradali sono, infatti, anacronistici. Oltre a prevedere il pagamento di un pedaggio, rallentano la circolazione, creano code sviluppando, così, anche parecchio inquinamento atmosferico e disincentivando il turismo estero.

 

L’Europa viaggia gratuitamente in autostrada in: Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Estonia, Lituania, Lettonia, Germania e Gran Bretagna.

A pagamento parziale in Francia e in Irlanda. In altri paesi è previsto un pagamento forfettario. Fisso in Svizzera e modulare in: Austria, Slovenia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia.

In Italia, invece, le autostrade sono carissime con consecutivi e continui rialzi annuali ed esistono ancora i caselli autostradali.

AUTOSTRADA OLANDESECome al gabelliere di un tempo, anche al gestore autostradale non resta che sedersi sulla cassetta dei soldi e aspettare che si riempi. Tanto lo sforzo è minimo e il rischio è nullo perché opera attraverso una concessione governativa. Cioè senza la concorrenza di agguerriti competitor che possano insidiare i guadagni. Un monopolio di fatto a discapito degli automobilisti costretti a pagare, ogni anno, tariffe sempre più care. La classica tratta Milano-Roma, ad esempio, costa €40 per 522 Km. La Napoli-Milano €110 andata e ritorno. Per andare da Ivrea a Casale Monferrato bisogna spendere ben €5 per soli 68 Km. Percorrendo tutta la penisola gli esempi potrebbero essere tantissimi ma è emblematico l’aumento della Cisa (l’autostrada che congiunge Parma a La Spezia collegando il nord alla Versilia) che nel 2014 ha aumentato i pedaggi del 6,26%, dopo il rincaro del 7,39% del 2013 e quello dell’8,17% del 2012.CASELLO AUTOSTRADALE

E al detrimento economico degli utenti della strada non può che corrispondere un lauto guadagno dei gestori autostradali che continuano ad arricchirsi sulle spalle degli automobilisti, nonostante il traffico veicolare sia in costante diminuzione. Nel 2012 il Gruppo Autostrade per l’Italia ha ricavato dai soli pedaggi autostradali 3,4 miliardi. La Milano Torino e la Torino Piacenza, entrambe del Gruppo Gavio, hanno ricavato rispettivamente 180 milioni e 148 milioni di euro. Le Autostrade meridionali 84,5 milioni di Euro.

E se è, quindi, necessario abbassare drasticamente i pedaggi autostradali in tempi rapidi, abolendo da subito l’automatico e ingiustificato aumento annuale, non è azzardato sperare di poter viaggiare, a breve, su interi tratti autostradali completamente gratuiti.

Una rivoluzione copernicana per l’Italia anche se è una soluzione già attuata da molto tempo in tanti paesi europei.

 

MR. OLIVIERO Articolo riproducibile citando la fonte

 

Fonte: Bilanci pubblicati dalle rispettive società di gestione

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