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FRODI ASSICURATIVE IN EUROPA

FRODI ASSICURATIVE IN EUROPA
Dalla percentuale dei sinistri antifrode, alle stima del sommerso, fino al costo medio di ogni singolo sinistro: disamina di un problema comunitario.      
Sullo stesso argomento leggi l’articolo del 2014
Gli italiani possono anche essere considerati i più creativi ad imbastire frodi assicurative ma sicuramente non sono i primi in Europa né per numero di sinistri né per volume complessivo di business. I numeri del sommerso, di quei paesi che si sono avventurati a stimarlo, rivelano, infatti, una considerevole concentrazione nei singoli stati europei, ponendo un rilevante problema comunitario non circoscritto al settore assicurativo, perché capace di sconvolgere gli equilibri economici di qualsiasi nazione.
La stima del sommerso
La maglia nera spetta al Regno Unito di Gran Bretagna che stima in € 2.275 miliardi le frodi non rilevate rispetto al controvalore di complessivi € 1,5 miliardi dei sinistri invece intercettati. Segue il Belgio con ben 500.000 di euro valutati a carico del settore assicurativo a causa delle frodi, con un aggravio per famiglia di circa 125 euro. Sul terzo gradino del podio sale la Spagna con 460 milioni di euro tra rami danni e vita. Più staccata la Danimarca con 300.000 di euro, tallonata dalla Francia con 275.000 di euro. La stima dell’Irlanda per il solo ramo danni si attesta, invece, a circa 200 milioni di euro. Più indietro la Slovenia con appena 90 milioni. Chiude questa particolare classifica la Repubblica Ceca con 47,3 milioni di euro.
Anche se le stime del sommerso non possono essere certamente rappresentative perché, non solo confrontano valori disomogenei, ma sono influenzate anche da variabili come: il numero di cittadini e di conseguenza delle polizze, ad esempio auto collegate al numero dei veicoli circolanti, sono utili per capire come a tutte le latitudini le frodi interessino massicciamente il settore assicurativo.
Il valore dei sinistri antifrode

Di contro, possono essere considerati più affidabili, gli importi complessivi dei sinistri riconosciuti antifrode. Dalla vetta dei 220 milioni dichiarati dall’Italia, passando per i 76 milioni dell’Irlanda, ed arrivare ai 50 milioni di euro della Svezia, fino ai 42 milioni del Portogallo.

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