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Gli sconti attesi e disattesi delle polizze rc auto

PERCENTUALI

Prima di chiudere i battenti il governo Letta aveva approvato uno specifico Disegno Di Legge (DDL) per ridurre drasticamente i costi delle polizze RC AUTO. Una serie di norme che miravano ad abbassare le tariffe medie praticate, anche del 25%, attraverso l’apposizione di particolari clausole contrattuali e l’utilizzo delle moderne tecnologie. Il consumatore avrebbe potuto ottenere, ad esempio, uno sconto del:

  • 4% se non avesse ceduto il credito della riparazione al riparatore
  • 5% e del 10% se avesse aderito al risarcimento in forma specifica (dizione giuridica per definire la semplice riparazione del danno) presso le carrozzerie convenzionate con le singole imprese di assicurazioni
  • 7%, sulla media dei prezzi regionali, se avesse deciso di installare la scatola nera
  • 7% per prestazioni di servizi medico-sanitari resi da professionisti sempre convenzionati con le singole compagniePERCENTUALE

Un risparmio netto quasi del 25%, pari ad un quarto del costo totale.

Qualcuno adesso ha intenzione di raccogliere questa eredità puntando, soprattutto, sul risarcimento in forma specifica?

Un utilissimo rimedio che consente non solo di ritirare l’auto riparata senza versare un euro, ma anche di contrastare i fenomeni fraudolenti e di contenere i costi dell’intero processo risarcitorio. Un consistente risparmio per l’intero mercato assicurativo che comporterebbe, inevitabilmente, una ulteriore riduzione delle tariffe RC AUTO.

MR. OLIVIERO Articolo riproducibile citando la fonte 

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