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INSURANCETRADE: LE FRODI NEL SISTEMA ASSICURATIVO ITALIANO

FRODI ASSICURATIVE. Interessante recensione di Giacomo Corvi del libro “Le Frodi nel sistema assicurativo italiano” di MR. OLIVIERO su INSURANCETRADE diretto da Maria Rosa Alaggio

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Frodi, riconoscerle per evitarle

La normativa vigente, la mappa del rischio, la casistica più diffusa, le contromisure già adottate e quelle che forse un giorno potranno diventare legge: tutto questo in una guida leggera ed esaustiva a cura di Mario Riccardo Oliviero

20/01/2017
Le frodi assicurative pesano (e parecchio) sulla solidità delle compagnie.
Secondo i dati dell’ANIA (L’assicurazione italiana 2015-2016) nel solo segmento dell’Rc Auto si sono contati lo scorso anno oltre 2,8 milioni di sinistri: il 21,4% di questi è stato giudicato a rischio frode, ma solo nell’1,5% dei casi si è arrivati alla presentazione di una querela. Se si considera che il costo medio di un sinistro nel settore motor si attesta a 4.720 euro, si capisce perché il tema delle frodi assicurative sia così particolarmente sentito.
Il fenomeno non riguarda soltanto le compagnie
Le frodi ricadono sull’intera collettività, in termini di aumento dei premi e minor qualità dei servizi erogati alla clientela. Imparare a riconoscerle, per riuscire così ad evitarle, appare oggi quasi come un dovere per agenti, periti, investigatori, medici legali e quanti siano, in una certa misura, coinvolti nel mercato assicurativo. In questa direzione si muove il volume Le frodi nel sistema assicurativo italiano, testo a cura di Mario Riccardo Oliviero e pubblicato dalla casa editrice Nuova Giuridica.
Leggera ed esaustiva
Leggera ed esaustiva in appena 143 pagine, la guida fornisce una panoramica generale del fenomeno, andando a rispondere alle domande che da sempre circondano il tema delle frodi assicurative. Il tutto con un linguaggio semplice e immediato, accessibile anche chi volesse approcciarsi alla questione da profano.
Un fenomeno senza fine?
Punto di partenza di Oliviero, giurista prestato al giornalismo e alla saggistica di settore, è la normativa vigente: il primo capitolo definisce il quadro legislativo e giurisprudenziale di riferimento, analizzando il reato di frode assicurativa (art. 642 c.p.) e fattispecie funzionali come il falso materiale (art. 476 c.p.).
L’analisi prosegue con una mappatura del rischio frodi in tutta la penisola e, attraverso il ricorso a fonti Ania, Ivasse Aci, arriva a stilare una graduatoria dell’incidenza del fenomeno nelle diverse province. Il terzo capitolo, il più corposo anche da un punto di vista quantitativo, è totalmente dedicato alle frodi nell’Rc Auto: dall’amplificazione dolosa del danno alla denuncia di danni inesistenti, passando per novità più recenti come lo stratagemma dello specchietto o i falsi incidenti dello pneumatico. Sullo stesso schema si pone il quarto capitolo, che analizza, più in generale, le frodi sulle polizze infortuni, della proprietà e della responsabilità civile.
Il quinto capitolo
Il quinto capitolo è invece dedicato alle contromisure poste in atto dalle autorità per porre un freno al fenomeno: in questa sede, vengono analizzati la dematerializzazione dell’attestato di rischio e del contrassegno assicurativo, la Banca dati sinistri dell’Ivass e l’Archivio integrato antifrode.
Le proposte utili
La guida si chiude con alcune proposte utili ad arginare ulteriormente il fenomeno: fra queste, particolare enfasi viene posta all’idea di imporre, per legge, l’obbligatorietà del risarcimento in forma specifica. Strumenti che, per riutilizzare una citazione di Giovanni Falcone che apre e chiude il volume, possono contribuire a porre fine a un fenomeno, quello delle frodi assicurative, che “come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine”.

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