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Stop allo spot della rete veloce

PUB RETE VELOCE VODAFONECon una decisione inequivocabile il Giurì di autodisciplina pubblicitaria ha ordinato la cessazione dello spot della nuova “rete veloce mobile” Vodafone. Quello dell’ormai famosa ragazza con la frangetta che nel silenzio innevato della montagna non riesce ad ascoltare la sua canzone preferita perché il videoclip si interrompe sempre a causa del segnale debole e intermittente. «Ma cos’è questo sento e non sento?» Le chiede sorpreso e indispettito Pino il pinguino, proponendosi di risolvere il problema sostituendo il telefonino che ha in mano con un nuovo smartphone illuminato dal logo rosso Vodafone. Come per magia la musica riprende a pieno ritmo e senza alcuna interruzione, magnificata dal «senti come pompa ora» di Pino il Pinguino, soddisfatto di aver risolto il problema alla sua «muchacha». Didascalico il pay off di chiusura: «Non interrompere le tue passioni neanche per un secondo. Con la rete veloce Vodafone puoi».RETE VELOCE VODAFONE CONTROCAMPO

I principali competitor WIND e TELECOM non sono rimasti certamente a guardare chiedendo il tempestivo intervento del Giurì che con la pronuncia n. 8 del 2014 dell’11 febbraio ha, effettivamente, ritenuto la pubblicità Vodafone non conforme agli articoli 2 “Comunicazione commerciale Ingannevole” e 15 “Comparazione”. Quest’ultima, infatti, è consentita in Italia a norma dell’art. 15 del Codice di Autodisciplina solo ed esclusivamente se illustra sotto l’aspetto tecnico o economico, caratteristiche e vantaggi dei beni e servizi oggetto della comunicazione commerciale, ponendo a confronto obiettivamente caratteristiche essenziali, pertinenti, verificabili tecnicamente e rappresentative di beni e servizi concorrenti, che soddisfano gli stessi bisogni o si propongono gli stessi obiettivi.” Anche perché ai sensi dell’art. 2: “La comunicazione commerciale deve evitare ogni dichiarazione o rappresentazione che sia tale da indurre in errore i consumatori, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni non palesemente iperboliche, specie per quanto riguarda le caratteristiche e gli effetti del prodotto”. Dal contesto comunicativo e da quel logo Vodafone, posizionato ad arte sullo smartphone sembra, invece, che la rete veloce mobile sia offerta esclusivamente da questo operatore instaurando così una pubblicità comparativa superlativa. LOGO VODAFONE BIANCOE anche vero, però, che se non si fa caso al luminoso logo Vodafone che appare solo per un secondo sul nuovo smartphone, questo spot potrebbe anche avere una diversa chiave di lettura. Il fruitore medio, infatti, potrebbe anche pensare che, accanto alla rete mobile tradizionale, la stessa Vodafone adesso disponga anche della rete mobile veloce. In questo modo la comparazione non si instaurerebbe più tra i diversi operatori presenti sul mercato ma sulla qualità del segnale garantita da reti di comunicazione tecnologicamente differenti ma offerte contemporaneamente dalla medesima compagnia telefonica. Un’interpretazione plausibile che, oltretutto, non provocherebbe alcuna censura da parte del Giurì perché è assolutamente consentito utilizzare la tecnica comparativa per evidenziare i progressi tecnologici di prodotti e servizi, come prevede la Direttiva europea e il Codice di Autodisciplina Pubblicitaria.

MR.OLIVIERO Contributo riproducibile citando la fonte

 

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