In tempi di crisi la famosa truffa dello specchietto si tinge di rosa. Anzi di rosso. Rosso passione. Perché messa in atto, sempre più spesso, da sensuali ragazze, soprattutto straniere, per allentare le difese degli ignari automobilisti.
La preparazione
Battono soprattutto le località di villeggiatura dove più alta è l’affluenza di turisti. Portata alla ribalta da trasmissioni radiofoniche e da programmi televisivi di successo come “Le Iene” e “Striscia la notizia” per tutelare i cittadini meno esperti, è sicuramente una delle truffe di strada più insidiose perché colpisce direttamente gli automobilisti di ogni città senza coinvolgere le assicurazioni.
La tecnica utilizzata
Il giochetto è tanto semplice quanto immediato. Il conducente di un veicolo che vi ha appena superato, oppure che avete appena incrociato nell’opposto senso di marcia, ma anche un pedone, dopo aver lanciato dei sassolini all’indirizzo del vostro veicolo si avvicina gentilmente per avvertirvi che gli avete, inavvertitamente, “rotto” lo specchietto laterale. Vi avvicinate attoniti e diffidenti perché siete certi di non aver procurato alcun danno ma, nella più completa incredulità, siete costretti a constatarlo. E alle eventuali contestazioni rispondono ostentando sicuri i pezzi frantumati per dimostrare quanto sia recente il danno subito.
Il trucco
La truffa si consuma quando lo stesso danneggiato propone di non far intervenire l’assicurazione per non appesantire la polizza RC AUTO del presunto responsabile, con scatti peggiorativi della classe di merito. A questo punto l’attenzione della vittima si sposta, inevitabilmente, dal danno provocato alla possibilità di risolvere immediatamente la questione e senza grandi esborsi. Il sedicente danneggiato, infatti, molto spesso si accontenta di un prezzo fisso che corrisponde, esattamente, ad un taglio della nostra moneta: €50, €100, €200. Nel dubbio, il presunto responsabile aprirà il portafogli quasi volentieri, perché sollevato e appagato di aver trovato rapidamente un accordo bonario per definire la vertenza, anche se non saprà mai di essere completamente estraneo ai fatti che gli sono stati contestati.
Questo è proprio il trucco raccontato da Ale & Franz nel film “Mi fido di te”, solo che Ale lamentava il danno per un auto che non era nemmeno di sua proprietà: inganno nell’inganno. Per evitare spiacevoli sorprese e per difendersi da questi semplici trucchetti di strada, spesso messi in atto da giovani personaggi locali accompagnati da avvenenti fanciulle, è sempre consigliabile chiamare le pubbliche autorità quando si è certi di non aver causato alcun danno. A volte, anche solo minacciare di chiamare le forze dell’ordine basta ad allontanare questi scaltri impostori convincendoli a desistere.
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